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Lavoro occasionale, “Curiosità e sorpresa”: la segreteria al Lavoro replica alle rivendicazioni mosse dal sindacato

14 nov 2017
Segreteria di Stato al LavoroLavoro occasionale, “Curiosità e sorpresa”: la segreteria al Lavoro replica alle rivendicazioni mosse dal sindacato
Lavoro occasionale, “Curiosità e sorpresa”: la segreteria al Lavoro replica alle rivendicazioni mosse dal sindacato - Per i sindacati una introduzione di fatto dello strumento dei voucher, negli effetti distorsivi che...
Per i sindacati una introduzione di fatto dello strumento dei voucher, negli effetti distorsivi che ha prodotto in Italia ai danni dei lavoratori.
Per la segreteria al Lavoro un paragone del tutto fuori luogo. Entra nel merito delle contestazioni mosse, partendo da un giudizio sul clima: positivo e dialogante nella fase del confronto, aperto un paio di settimane fa e che si fa invece tagliente nel comunicato a mezzo stampa.
Effettivamente è un secco no quello che è arrivato dalla CSU alla proposta di modifica dell'attuale legge sul lavoro occasionale, espresso anche con una lettera al Congresso di Stato dove si chiede all'esecutivo di rinunciare ad inserire l'articolato nella finanziaria in via di elaborazione. 
La segreteria al Lavoro replica evidenziando il duplice criterio seguito nelle scelte: “Risposta alle esigenze delle imprese, rispetto dei diritti del lavoratori”, nell'invito alle parti ad accettare il confronto su questa base, abbandonando gli aut aut.
Da un lato, ricorda, “ci sono le categorie economiche nella richiesta di un uso più flessibile del lavoro occasionale rispetto alla rigidità della norma attuale”; dall'altro i sindacati, che chiedono anche per il lavoro occasionale diritti tipici del lavoro subordinato, per evitare precarietà. 
Se la CSU parla di una “deregolamentazione e liberalizzazione selvaggia che deve restare limitato a caso di eccezionalità e non divenire componente strutturale dell'organizzazione del lavoro”, l'esecutivo articola in 4 punti gli elementi di apertura alle richieste sindacali: dalla maggiorazione retributiva del 5% proprio per coprirne la maggiore precarietà e un ulteriore 5% per i datori di lavoro per disincentivarne l'uso; il versamento integrale dei contributi previdenziali senza sconto; il godimento di forme di salario differito (come ferie e quota di tredicesima), ancora tassazione separata e più snella sul reddito del lavoratore occasionale.

AS

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