Aspetti positivi, proposte, aspetti negativi. Osla, Usc e Usot mettono nero su bianco le richieste sulla legge del commercio, in discussione in consiglio. Positivo il superamento del sistema tabellare con la riduzione a due: attività alimentare e non. Si anche alla possibilità di aprire una seconda sede per i titolari di licenza commerciale. Nonché di rivedere la suddivisione del territorio in zone commerciali. Le tre categorie chiedono di aumentare la formazione e fornire strumenti e incentivi finanziari per il rilancio del settore. Uno potrebbe essere la cosiddetta rottamazione delle licenze, introdotta in Italia nel 1997. Si dichiarano disponibili agli orari di apertura e a rivedere il decreto sulle vendite straordinarie, ma chiedono di prevedere agevolazioni fiscali per alcuni prodotti che possano fungere da specchietto per le allodole. E veniamo alle note dolenti: riduzione della monofase in primis, per rendere concorrenziale il commercio sammarinese; no alla vendita al dettaglio per le imprese industriali. Dare la possibilità ai supermercati, di vendere medicinali da banco così come a strutture private competenti di vendere – previo accordo con l’ISS - anche quelli che necessitano di ricetta. In conclusione imprenditori commercianti e operatori turistici chiedono la liberalizzazione dell’ acquisto di latte e latticini da parte degli operatori alimentari e di riprendere il progetto San Marino Card. Ultima critica alla camera di commercio che non svolge un ruolo di riferimento per gli operatori del settore.
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