Operazione assurda e incoerente, afferma il movimento indipendente cittadini sammarinesi. L’inserimento di San Marino nella black list ha provocato la chiusura di molte aziende e arrestato la crescita di quelle ancora operative. Con la patrimoniale, scrive il Mics, si pretendono quattrini da chi sta già pagando a caro prezzo lo scotto dell’interminabile querelle della mancata firma con l’Italia e che sarà chiamato a pagare per le male gestioni bancarie a tutti note. Ma il movimento contesta anche l’aumento al 17% della monofase. E’ il comportamento di un governo miope, accusa, che pensa esclusivamente a fare cassa, senza avere una visione a medio e lungo termine più che mai necessaria al Paese. Il Mics invia la politica a contenere prima di tutto i costi. Solo allora, dice, ognuno di noi sarà pronto a pagare patrimoniali o tassazioni a vario titolo. Resta sempre, conclude, l’obiettivo primario: il pareggio di bilancio, unico punto fermo per rilanciare l’economia.
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