Sono 7 le aziende di una certa portata che hanno chiesto di poter ampliare la loro produzione. Le domande sono sulla scrivania del Segretario all’Industria, e il Governo si è impegnato a dare delle risposte che potrebbero arrivare fin dalle prossime riunioni del Congresso di Stato. I casi già ampiamente conosciuti sono quelli dell’Alluminio Sammarinese, con sede alla Ciarulla, che impiega circa 130 dipendenti. L’unica ad aver minacciato di lasciare il territorio se non avesse avuto delle risposte. Sempre a Chiesanuova, l’unico no finora è arrivato all’Alutitan, ma l’azienda avrebbe presentato una nuova domanda, per una area diversa. A loro si aggiungono il Laboratorio Chimico Sammarinese, che impiega circa 200 persone; l’Ala–Modular, con una ottantina di lavoratori; la Lavanderia sammarinese che impiega attualmente 40 dipendenti. Altre richieste di ampliamento della propria attività sono state presentate dalla Sit e dall’Ims di Gualdicciolo. Le richieste di fatto sono molte di più – afferma il segretario Tito Masi – ma queste sono le più importanti, per quanto riguarda gli spazi interessati.
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