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Mortalità aziendale: la situazione italiana

2 feb 2008
Industrie
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Più aprono e più chiudono. Nel rapporto Movimprese di Unioncamere emerge che ad una crescita del numero delle realtà produttive in Italia nel 2007, pari a 436mila iscrizioni, corrisponde però una elevata cessazione delle attività. Sono infatti oltre 390mila le aziende che hanno chiuso i battenti. Indicativi i dati che riguardano le due regioni confinanti con San Marino: in Emilia Romagna, registrata la nascita di 35.978 imprese contro la chiusura di 33.564 attività. Nelle Marche, si contano 12.497 nuove nate mentre sono 11.985 quelle scomparse. Anche a San Marino il numero delle aziende è in progressivo aumento, secondo i dati forniti dal bollettino di statistica. Nei primi nove mesi dello scorso anno, il totale di quelle presenti e operanti in territorio è pari a 6.020 unità, il 7,4% in più su dicembre 2006 e l’8,9% in più rispetto a settembre 2006. E tutto fa pensare che il bilancio di fine 2007 possa essere ancor più positivo. Ma consultando il capitolo riguardante i casi di cassa integrazione guadagni, si evince che la nostra realtà non si discosta da quella della vicina Italia. Nonostante non si parli espressamente di cessazione di attività, il ricorso delle aziende a questo tipo di ammortizzatori sociali è senza dubbio indicativo di una situazione difficile. Su circa 6mila imprese, 886 ne hanno beneficiato tra gennaio e agosto 2007. Nello stesso periodo del 2006, sono state 1.014. Un quadro generale ben poco rassicurante a cui va aggiunta la recente decisione di lasciare il Titano da parte di aziende di spicco come la MV Agusta Corse. Decisione che fa seguito a quella del calzaturificio Sandel del gruppo Tod’s avvenuta appena un anno fa.

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