Non far ricorso sarebbe una tacita ammissione di colpa e appare quindi scontato l’appello degli ex amministratori della Carim, multati da Bankitalia con sanzioni complessive per 835mila euro. L’organo competente è il tribunale amministrativo regionale del Lazio. La situazione è delicata e la linea che si son dati l’ex direttore Marini – a lui la multa più pesante di 95mila euro – l’ex presidente Giuliano Ioni, gli altri 10 ex mebri del Cda e i sindaci revisori è la consegna del silenzio stampa. O meglio: delle comunicazioni esclusivamente scritte, perché le dichiarazioni – come tiene a sottolineare Marini – possono dare origine a “misunderstandig”, equivoci. La comunicazione scritta, già divulgata, del resto, lascia poco spazio alle interpretazioni. Il ricorso al Tar sarebbe già in fase di ultimazione per essere inoltrato in una delle prime date utili. Gli ex amministratori della prima banca di Rimini – una raccolta di 5 miliardi e mezzo di euro – rivendicano la correttezza del loro operato anche se l’allora presidente del collegio dei sindaci revisori Pier Paolo Paganini, lasciò l’incarico intuendo – forse – che l’ispezione di Bankitalia avrebbe portato al commissariamento. Paganini è stato l’unico tra gli ex amministratori Carim a non ricevere sanzioni.
Luca Salvatori
Luca Salvatori
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