![Csu sede](https://sanmarinortv.sm/media/cache/fe_article_detail_full_half/uploads/img/photo/a0/a093b186064eab425453f86a46b358c26785c2de245726.jpg)
La Csu, dopo il botta e risposta con Zafferani, torna all'attacco di una legge sviluppo che -scrive – ha resuscitato la vecchia tassa etnica a danno dei lavoratori frontalieri. “I 500 nuovi posti di lavoro – spiega – riguardano in maggior parte manodopera non qualificata. Le aziende hanno aggirato il disincentivo economico previsto dalla legge inquadrando i nuovi assunti con paghe più basse”. Enzo Merlini e Paride Neri giudicano inoltre insoddisfacente il calo di 50 disoccupati. Dato che suona come un'occasione persa se messo a confronto con la realtà che ci circonda. L'Emilia Romagna – fanno notare – si è infatti guadagnata la palma di locomotiva della crescita Italiana. Ritengono invece positivo che Zafferani voglia affrontare tramite decreto il nodo della disoccupazione di genere e delle fasce più deboli. “Meglio tardi che mai – concludono – considerando che sei mesi fa la Csu lo aveva chiesto al tavolo negoziale”.
Riproduzione riservata ©