3.500 cittadini con doppia cittadinanza, sammarinese e statunitense, si sono segnati in rosso il 15 giugno, scadenza dell'annuale dichiarazione dei redditi per tutti i contribuenti americani. La preoccupazione è diffusa, del resto è una novità, e la materia è complessa. Ma occorre mettersi in regola, partendo – per chi non l'ha mai fatto prima – dalla situazione pregressa. “Gli Stati Uniti consentono a tutti coloro che involontariamente si sono trovati ad essere inadempienti – precisa l'avvocato John Mazza – di presentare una richiesta di regolarizzazione attraverso un condono fiscale vero e proprio, che prevede l'obbligo di dichiarare i redditi degli ultimi tre anni e la reportistica bancaria degli ultimi sei senza subire sanzioni”.
Sul tavolo del Governo ci sono tre accordi con gli Stati Uniti in attesa di firma: il Fatca, quelli contro doppie imposizioni fiscali e doppia contribuzione previdenziale. Sull'argomento è stata fatta anche un' interpellanza. Per i consiglieri indipendenti Luca Lazzari e Federico Pedini Amati il Governo è stato negligente, avrebbe dovuto agire per tempo, e mettere a disposizione dei cittadini sportelli, siti web o esperti per accompagnarli nella presentazione delle pratiche. “Sono stati lasciati soli – ribadiscono - e ognuno si arrangia come può”. Il dipartimento Affari Esteri sta fornendo assistenza, ha risposto Valentini. Non è invece prevista – dice - l'apertura di un sito web, trattandosi di normativa fiscale di altro paese e di rapporto con cittadino statunitense e la propria amministrazione americana. E' stata però aperta una sezione sul sito della Segreteria agli Esteri con informazioni pervenute dal Consolato americano di Firenze.
Sul tavolo del Governo ci sono tre accordi con gli Stati Uniti in attesa di firma: il Fatca, quelli contro doppie imposizioni fiscali e doppia contribuzione previdenziale. Sull'argomento è stata fatta anche un' interpellanza. Per i consiglieri indipendenti Luca Lazzari e Federico Pedini Amati il Governo è stato negligente, avrebbe dovuto agire per tempo, e mettere a disposizione dei cittadini sportelli, siti web o esperti per accompagnarli nella presentazione delle pratiche. “Sono stati lasciati soli – ribadiscono - e ognuno si arrangia come può”. Il dipartimento Affari Esteri sta fornendo assistenza, ha risposto Valentini. Non è invece prevista – dice - l'apertura di un sito web, trattandosi di normativa fiscale di altro paese e di rapporto con cittadino statunitense e la propria amministrazione americana. E' stata però aperta una sezione sul sito della Segreteria agli Esteri con informazioni pervenute dal Consolato americano di Firenze.
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