Gli artigiani sammarinesi chiedono che l'annunciato passaggio al regime IVA non penalizzi loro e i piccoli operatori in genere. Non nascondo le preoccupazioni per l'impegno che il governo si è assunto per presentare, entro il 30 settembre, una proposta di legge che superi l'attuale sistema monofase. Temono che questo abbia conseguenze dirette sui consumi. “Il passaggio al regime IVA – afferma il direttivo dell'UNAS – rischia di avere effetti devastanti sull'economia sammarinese e sulla competitività del mercato interno”. Con questa convinzione propongono al Governo di procedere, prima della decisione, ad una valutazione sul peso dell'IVA per ogni categoria, pensando ad aliquote che non incidano sul prezzo finale e consentano di mantenere un differenziale rispetto all'Italia. Poi un approccio graduale, nell'arco temporale di almeno 10 anni e guardando all'Europa. “Non si può subire – dichiara il Direttivo – un'aliquota fuori mercato. L'imperativo – aggiunge - è salvaguardare le competitività”.
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