Non un NO allo sviluppo, quanto ad “un modo di gestire privo di progettazione e consultazione con chi il territorio lo vive o con chi ne costituisce il tessuto commerciale”. La premessa è d'obbligo nella serata di presentazione del Comitato cittadino, con all'ordine del giorno gli aspetti commerciali e fiscali del progetto, quelli urbanistici e di tutela ambientale. I punti di vista si intrecciano, le priorità vengono messe in fila. Trasversale la percezione da parte dei cittadini di non essere stati informati, di una mancanza di programmazione, di una trattativa che continua svolgersi in segreto dal Governo, la cui accelerata sulla variante al piano regolatore continua ad essere guardata con sospetto. Non un No fine a se stesso o contro investitori di comprovata professionalità: “orientati sì all'interesse, ma al loro” dicono. Un intervento di questo tipo, con ricaduta ad ampio raggio sul territorio, avrebbe bisogno di essere approfondito e condiviso. Il tempo stringe da entrambe le parti: gli investitori aspetteranno fino alla fine dell'estate e poi costruiranno fuori dai confini sammarinesi, entro il 12 giugno il Comitato del No dovrà presentare il ricorso amministrativo contro la variante PRG. Ieri sera sono state raccolte le prime cento firme: si prosegue il prossimo mercoledì, sempre alle 21
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