Come da richiesta del Governo sammarinese, lunedì i Funzionari delle Segreterie al Lavoro, Industria ed Esteri incontreranno a Roma i tecnici italiani per affrontare la questione dei frontalieri. San Marino vorrebbe risolvere al più presto il problema della fiscalità, che sta creando non pochi problemi alle tasche dei lavoratori italiani impiegati in Repubblica, magari proponendo di aumentare la franchigia di 8.000 euro. Dal canto suo, l’Italia preme per affrontare e risolvere i temi normativi. Mercoledì è invece in programma una nuova Assemblea Generale indetta dai frontalieri, che annunciano altre iniziative di protesta, dopo quella tesa ad influenzare il voto europeo degli italiani impiegati in Repubblica. Il volantino che da giorni sta girando nelle aziende sammarinesi rivolge un invito quando mai preciso: non votare i partiti di Governo, di questo Governo che, con la finanziaria 2003, ha fatto sì che lo spauracchio della doppia tassa divenisse realtà. E la risposta di alcuni parlamentari di Forza Italia non è servita a stemperare la polemica, anzi: leggere che, a loro dire, la dual tax non rappresenta un onere insopportabile per le famiglie, ha inasprito ulteriormente gli animi. “Non proporremmo mai l’astensione dal voto – spiega Gino Sammarini, frontaliere – ma di votare in un certo modo, sì. Dal 1997 abbiamo parlato con tutti i governi, di centrosinistra e centrodestra, abbiamo sviscerato questa situazione con tutti i nostri interlocutori, quali risultati abbiamo ottenuto? Che per i diritti bisogna aspettare, ma la dual tax però la paghiamo subito”.
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