L’iniziativa della Banca di San Marino, al momento, sembra l’unica di questo genere, non solo in Repubblica ma anche al di fuori dei confini sammarinesi. Atri istituti, in Italia, hanno ipotizzato piani di recupero ma ancora – a sentire le associazioni dei consumatori – non sarebbero stati perfezionati.
Le due organizzazioni sammarinesi, Asdico e Sportello Consumatori, plaudono la tempestività e apprezzano la volontà di venire incontro alle esigenze dei risparmiatori. E’ il primo passo, adesso si attende di verificare come si muoveranno altre banche del territorio che sembra abbiano ceduto i titoli Lehman a loro clienti. Il quadro puntuale ancora non c’è, le due associazioni sono in attesa di riceve i dati aggregati, richiesti al governo uscente e a Banca Centrale, e in questi giorni solleciteranno risposta.
“La situazione - spiega Gianluigi Giardinieri di Asdico - è ben diversa da altri crack finanziari. Questi titoli godevano del giudizio di tripla A, quindi erano considerati da tutti estremamente sicuri. Non c’è un fine speculativo”.
“Meglio sarebbe stato - aggiunge Donatella Zanotti dello Sportello Consumatori - avere più tempo a disposizione per valutare gli esiti della procedura americana di fallimento, ma la soluzione si discosta poco dai termini dell’investimento originario e non possiamo che essere soddisfatti”.
Insomma l’esempio di BSM è un precedente importante e adesso si dovrà valutare quali sono gli istituti di credito e come intenderanno seguirlo.
Sergio Barducci
Le due organizzazioni sammarinesi, Asdico e Sportello Consumatori, plaudono la tempestività e apprezzano la volontà di venire incontro alle esigenze dei risparmiatori. E’ il primo passo, adesso si attende di verificare come si muoveranno altre banche del territorio che sembra abbiano ceduto i titoli Lehman a loro clienti. Il quadro puntuale ancora non c’è, le due associazioni sono in attesa di riceve i dati aggregati, richiesti al governo uscente e a Banca Centrale, e in questi giorni solleciteranno risposta.
“La situazione - spiega Gianluigi Giardinieri di Asdico - è ben diversa da altri crack finanziari. Questi titoli godevano del giudizio di tripla A, quindi erano considerati da tutti estremamente sicuri. Non c’è un fine speculativo”.
“Meglio sarebbe stato - aggiunge Donatella Zanotti dello Sportello Consumatori - avere più tempo a disposizione per valutare gli esiti della procedura americana di fallimento, ma la soluzione si discosta poco dai termini dell’investimento originario e non possiamo che essere soddisfatti”.
Insomma l’esempio di BSM è un precedente importante e adesso si dovrà valutare quali sono gli istituti di credito e come intenderanno seguirlo.
Sergio Barducci
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