642 nuovi occupati, sul Titano, nei primi 5 mesi del 2004. E’ questo, forse, il dato più rilevante ed incoraggiante emerso dalla relazione, del segretario di stato Paride Andreoli, al Consiglio Grande e Generale. Il mercato del lavoro sammarinese, dopo due anni di contrazione, determinata dalla crisi economica generale, sembra oggi in buona salute; conforta la riduzione del tasso di disoccupazione totale passato dal 4,2% - del dicembre 2003 - all’attuale 3,2%. Quello manifatturiero resta il settore con il maggior numero di occupati, 6075; ma al momento il ramo produttivo più dinamico pare quello dei servizi: qui, i lavoratori, sono passati dal 6,5% del totale dei dipendenti in Repubblica, del 1996, all’attuale 12,7%. Positivo il trend occupazionale, nello stesso periodo di riferimento, anche nel ramo commerciale ed alberghiero, mentre balza agli occhi la forte riduzione del personale occupato nel settore pubblico allargato: se nel 1996 i dipendenti della PA rappresentavano il 29,2% del totale dei lavoratori, oggi siamo al 23,4%. Scende costantemente anche il numero dei lavori indipendenti, anche a causa delle trasformazioni delle licenze individuali in società. Nella relazione è stata anche analizzata la situazione della manodopera frontaliera. Dal 1990 il numero dei lavoratori provenienti da oltreconfine è più che quadruplicato passando dall’11,3% al 29,51% del 2003.
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