I primi cittadini fanno squadra e danno un segnale importante in questo difficile momento di crisi economica. Accogliendo la proposta del Presidente, Ferdinando Fabbri, i 20 comuni della provincia riminese si sono infatti resi disponibili ad erogare una somma che confluisca nel fondo antirecessione al quale aveva già aderito la camera di commercio. Risorse che saranno messe a bilancio per il 2009.
Il fondo complessivamente vale un milione e mezzo di euro ed è ripartito in parti eguali tra provincia, camera di commercio e comuni. Verrà gestito dalla conferenza dei sindaci in accordo con le organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria. Due le destinazioni: famiglie e imprese.
La cifra, che sarà stanziata da ciascun comune, verrà calcolata in base ad un coefficiente di 1,6 euro moltiplicato per il numero degli abitanti. Ad esempio il solo Comune di Rimini potrebbe stanziare circa 200mila euro. Il fondo diventerà operativo nei primi mesi del 2009.
Intanto, il Presidente di Confindustra di Rimini lancia un appello alle istituzioni. “Dobbiamo operare senza lasciarci travolgere dal pessimismo” dice Maurizio Focchi. Che chiede di istituire un tavolo di confronto con politica, banche e sindacati al fine di concordare una comune strategia per uscire dalla crisi. Un dato su tutti: dai 212 dipendenti in cassa integrazione dei primi 9 mesi dello scorso anno, si è passati ai 1.121 di oggi, il 5,5% dell’intera forza lavoro delle imprese aderenti a Confindustria.
Silvia Pelliccioni
Il fondo complessivamente vale un milione e mezzo di euro ed è ripartito in parti eguali tra provincia, camera di commercio e comuni. Verrà gestito dalla conferenza dei sindaci in accordo con le organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria. Due le destinazioni: famiglie e imprese.
La cifra, che sarà stanziata da ciascun comune, verrà calcolata in base ad un coefficiente di 1,6 euro moltiplicato per il numero degli abitanti. Ad esempio il solo Comune di Rimini potrebbe stanziare circa 200mila euro. Il fondo diventerà operativo nei primi mesi del 2009.
Intanto, il Presidente di Confindustra di Rimini lancia un appello alle istituzioni. “Dobbiamo operare senza lasciarci travolgere dal pessimismo” dice Maurizio Focchi. Che chiede di istituire un tavolo di confronto con politica, banche e sindacati al fine di concordare una comune strategia per uscire dalla crisi. Un dato su tutti: dai 212 dipendenti in cassa integrazione dei primi 9 mesi dello scorso anno, si è passati ai 1.121 di oggi, il 5,5% dell’intera forza lavoro delle imprese aderenti a Confindustria.
Silvia Pelliccioni
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