Un aumento mensile in percentuale del 2,8% su tutte le voci della busta paga ed un aumento in cifra fissa di 20 euro. Questo, sostanzialmente, il fulcro della proposta avanzata dalle Federazioni Pubblico Impiego della CSU sul rinnovo economico del contratto PA. Trattativa che coinvolge circa 4000 dipendenti, ma manca ancora la piattaforma per i salariati.
"La proposta dei sindacati – sostiene il Segretario agli Affari Interni, Valeria Ciavatta - sarà valutata in Congresso di Stato, tenendo in considerazione diversi fattori. Non sono state poste pregiudiziali, ma la richiesta del sindacato – continua - si discosta dalle linee seguite nei precedenti rinnovi contrattuali, dal 2000 in poi".
Su questo bisognerà ragionare e giungere ad una sorta di compromesso: il governo ipotizza un abbassamento della percentuale del 2,8%, la possibile conferma dei 20 euro in cifra fissa, ma nessun ritocco alle indennità.
"Bisogna tenere presenti inoltre – aggiunge Valeria Ciavatta - altri interventi che l’Esecutivo ha in animo di compiere: interventi di carattere sociale per soddisfare le esigenze delle famiglie - tipo gli asili nido -, ma anche il servizio mense. Sulla questione relativa all’aumento delle tariffe dei servizi pubblici - che tanto preoccupa il sindacato – il Governo assicura che saranno rincari graduali quindi incideranno in maniera lieve sulle retribuzioni. Ma inevitabili perché le tariffe sono bloccate ormai da quasi 10 anni".
"La proposta dei sindacati – sostiene il Segretario agli Affari Interni, Valeria Ciavatta - sarà valutata in Congresso di Stato, tenendo in considerazione diversi fattori. Non sono state poste pregiudiziali, ma la richiesta del sindacato – continua - si discosta dalle linee seguite nei precedenti rinnovi contrattuali, dal 2000 in poi".
Su questo bisognerà ragionare e giungere ad una sorta di compromesso: il governo ipotizza un abbassamento della percentuale del 2,8%, la possibile conferma dei 20 euro in cifra fissa, ma nessun ritocco alle indennità.
"Bisogna tenere presenti inoltre – aggiunge Valeria Ciavatta - altri interventi che l’Esecutivo ha in animo di compiere: interventi di carattere sociale per soddisfare le esigenze delle famiglie - tipo gli asili nido -, ma anche il servizio mense. Sulla questione relativa all’aumento delle tariffe dei servizi pubblici - che tanto preoccupa il sindacato – il Governo assicura che saranno rincari graduali quindi incideranno in maniera lieve sulle retribuzioni. Ma inevitabili perché le tariffe sono bloccate ormai da quasi 10 anni".
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