“La partita dei ristori è chiusa”. Ad annunciarlo il Segretario di Stato al Turismo poche ore prima della pubblicazione del decreto, anche se restano alcuni dettagli da stabilire con gli albergatori. Intanto è stata trovata la quadra con le altre associazioni di categoria, spiega Pedini Amati che anticipa alcuni contenuti. Si parla di una misura dai 15 ai 18 milioni di euro. I ristori scatteranno per chi ha avuto oltre il 30% di perdita di fatturato e saranno un misto tra agevolazioni e fondi in denaro.
Le somme 'cash' saranno erogate a chi ha perso oltre il 55%. Tra gli aiuti: sgravio di contributi, tasse, occupazione di suolo pubblico gratuita e altre forme di sostegno. Cinquemila gli operatori economici potenzialmente raggiunti. Le attività dovranno auto-certificare le perdite di fatturato, sapendo, sottolinea Pedini Amati, che una volta depositati i bilanci a giugno saranno fatte le verifiche.
“Avevamo promesso che saremmo intervenuti – aggiunge – e i ristori sono pronti e pensati con la modalità più equa possibile”. Il titolare del Turismo respinge poi le critiche per i ritardi. “Si tratta – risponde - di un meccanismo complesso. Ci siamo trovati a dover gestire una situazione drammatica”. Ora manca un ultimo confronto con i rappresentanti degli albergatori, poi si potrà chiudere il decreto.
