Si parlerà di diritti dei lavoratori frontalieri nella nuova Europa nell’appuntamento che si svolgerà al Teatro Novelli, appuntamento presentato nella sede riminese della CGIL, tema delicato che coinvolge decine di migliaia di lavoratori impiegati in Paesi confinanti con l’Italia compreso San Marino. Più di 40 mila gli italiani che lavorano in Svizzera, circa 5500 quelli impiegati in Repubblica e quasi 4000 nel Principato di Monaco. Accanto a questo frontalierato in uscita, che avviene da decenni, sta nascendo un nuovo tipo di frontalierato, quello di decine di migliaia di lavoratori sloveni e croati che ogni giorno superano il confine orientale vanno a lavorare in Friuli Venezia Giulia e anche in Veneto. Fenomeno non ancora monitorato e da regolamentare ex novo per garantire, con adeguate convenzioni tra Paesi, protezioni sociali nel Paese di lavoro e tutele previdenziali e fiscali nel Paese di origine. Diverso il discorso per il frontalierato di Svizzera e San Marino, diverso nei contenuti e nelle modalità, ha puntualizzato Claudio Pozzetti che per la Cgil si occupa di frontalieri. La Svizzera ha da tempo stabilito un rapporto preciso con l’Italia e sottoscritto convenzioni per il fisco, la disoccupazione e la previdenza. La questione fiscale in particolare è il tema più attuale per il sindacato. Gli italiani che lavorano in Svizzera pagano le tasse dove ha origine il loro reddito e la Svizzera storna il 40% del riscosso all’Italia. Modello che la Cgil ritiene ottimale anche per San Marino i cui lavoratori frontalieri sono invece doppiamente tassati in Italia e in Repubblica dove maturano il reddito. Resta poi da discutere tutta la parte dei diritti dei lavoratori frontalieri che a San Marino sono assunti a tempo determinato, una scelta che la Cgil ritiene in violazione alla convenzione stipulata nel 39 tra San Marino e Italia e in netto contrasto con il recente accordo sottoscritto dalla Repubblica con la UE. Di questo si parlerà a Rimini sabato, dove è previsto anche l’intervento del segretario della Csdl Giovanni Ghiotti.
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