Fa segnare un calo (-6,3%) il numero dei consumatori che ritengono importante il periodo dei saldi e scende al 45,1% del totale, spiega ancora Confcommercio, nell'indagine realizzata in collaborazione con Format Research. La tendenza negativa è confermata anche dal lato delle imprese del commercio che si attendono, quest'anno, una lieve flessione delle visite da parte dei clienti (-0,4%). Il 67% farà shopping nei negozi abituali e l'83% comprerà prodotti sia di marca che non, anche se cala la quota di chi è interessato esclusivamente all'acquisto delle 'griffe'(-4,3% rispetto al 2013). Nove consumatori su dieci confermano il giudizio positivo sulla qualità dei prodotti in saldo e tre su quattro attribuiscono maggior importanza alla qualità che al prezzo. Segno meno per tutte le principali tipologie di acquisti (calzature, accessori, biancheria intima e per la casa, pelletteria). Fino a 200 euro il budget di spesa per il 76,7% dei consumatori (+8 punti percentuali sul 2013), mentre il 57,7% delle imprese applicherà uno sconto medio sui prodotti a saldo del 30%. Aumentano i consumatori che si sentono molto tutelati negli acquisti a saldo (quest'anno 65% contro il 58% di un anno fa).
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