I 342 milioni di euro accumulati in quasi 50 anni di versamenti contributivi per garantire il futuro delle pensioni sono a rischio.
Sono infatti collocati presso il sistema bancario il cui patrimonio netto sta paurosamente crollando, mentre è sempre più squilibrato il rapporto tra raccolta e impieghi e gli incagli aumentano continuamente.
I fondi di riserva pensionistica non sono garantiti come capitale e di conseguenza neppure come rendimento.
Tutto ciò crea grande preoccupazione poiché si mette a repentaglio il principale pilastro, insieme alla sanità, che ha garantito un diffuso benessere nel nostro Paese.
I Fondi pensione hanno già subito una “rapina” di 15 milioni da parte del governo per attenuare il buco di bilancio!
“… per San Marino” sostiene che nessuno può toccare o mettere a rischio questi preziosi Fondi di Riserva perché appartengono a tutti i pensionati, a tutti i lavoratori, a tutti i giovani che non sono ancora entrati nel mondo del lavoro.
Le rappresentanze sindacali hanno il dovere di intervenire senza indugio, di pretendere chiarezza e garanzie.
La gestione di tali fondi deve essere pubblica e trasparente.
Alla liquidità delle banche devono pensare il governo e la Banca Centrale.
Oggi, purtroppo, stanno facendo esattamente il contrario.
SONO PERTANTO I CITTADINI CHE SI DEVONO MOBILITARE PER DIFENDERE IL LORO REDDITO FUTURO. QUANDO ARRIVERA’ IL CRAK SARA’ TROPPO TARDI!
Sono infatti collocati presso il sistema bancario il cui patrimonio netto sta paurosamente crollando, mentre è sempre più squilibrato il rapporto tra raccolta e impieghi e gli incagli aumentano continuamente.
I fondi di riserva pensionistica non sono garantiti come capitale e di conseguenza neppure come rendimento.
Tutto ciò crea grande preoccupazione poiché si mette a repentaglio il principale pilastro, insieme alla sanità, che ha garantito un diffuso benessere nel nostro Paese.
I Fondi pensione hanno già subito una “rapina” di 15 milioni da parte del governo per attenuare il buco di bilancio!
“… per San Marino” sostiene che nessuno può toccare o mettere a rischio questi preziosi Fondi di Riserva perché appartengono a tutti i pensionati, a tutti i lavoratori, a tutti i giovani che non sono ancora entrati nel mondo del lavoro.
Le rappresentanze sindacali hanno il dovere di intervenire senza indugio, di pretendere chiarezza e garanzie.
La gestione di tali fondi deve essere pubblica e trasparente.
Alla liquidità delle banche devono pensare il governo e la Banca Centrale.
Oggi, purtroppo, stanno facendo esattamente il contrario.
SONO PERTANTO I CITTADINI CHE SI DEVONO MOBILITARE PER DIFENDERE IL LORO REDDITO FUTURO. QUANDO ARRIVERA’ IL CRAK SARA’ TROPPO TARDI!
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