Nel 2000 la prima valutazione del Moneyval. Rileva l’inadeguatezza nella nostra normativa antiriciclaggio, carenza nella sfera operativa e negli organismi di controllo. Dito puntato sulle società anonime. Nel 2003, la seconda valutazione. Gli esperti europei bocciano ancora le norme contro il riciclaggio, trovano il nulla sul piano operativo e criticano l’ assenza nel triennio di sentenze sui reati finanziari del tribunale. Il Moneyval continua a insistere sull’anonimato societario. San Marino soddisfa solo 5 dei 25 criteri richiesti. Richiami che cadono nel vuoto. A incidere sono l’instabilità politica e la sottovalutazione del problema.
Il terzo Report arriva nel 2007. I criteri soddisfatti sono saliti a 19 su 22 ma restiamo carenti sia sul piano normativo che operativo. Poco conta la presentazione di una proposta di legge. Sono parole e non bastano. E’ l’anno della svolta. Il Governo lavora alla legge di prevenzione e contrasto al riciclaggio e finanziamento al terrorismo, i mesi passano e nell’aprile 2008 il Moneyval mette San Marino sotto procedura rafforzata. Le misure contro il riciclaggio diventano legge nel giugno 2008. Nasce l’Agenzia di Informazione Finanziaria e all’ufficio di collegamento per lo scambio di informazioni. Non passiamo il successivo esame di dicembre: questa volta a determinare il giudizio non tanto la normativa, ma gli effetti pratici della sua applicazione. E un duro colpo per il nostro sistema economico: significa adeguata verifica delle operazioni finanziarie in entrata e uscita dal titano da parte di osservatori esterni, significa mettere a rischio l’operatività del sistema finanziario nel circuito di pagamenti internazionali che solo un accordo di febbraio in extremis riuscirà a scongiurare. Il nuovo Governo mette il turbo alla macchina di coordinamento dei diversi uffici, porta in Consiglio le leggi richieste e lavora sul fronte diplomatico per giungere al risultato di oggi.
Giovanna Bartolucci
Il terzo Report arriva nel 2007. I criteri soddisfatti sono saliti a 19 su 22 ma restiamo carenti sia sul piano normativo che operativo. Poco conta la presentazione di una proposta di legge. Sono parole e non bastano. E’ l’anno della svolta. Il Governo lavora alla legge di prevenzione e contrasto al riciclaggio e finanziamento al terrorismo, i mesi passano e nell’aprile 2008 il Moneyval mette San Marino sotto procedura rafforzata. Le misure contro il riciclaggio diventano legge nel giugno 2008. Nasce l’Agenzia di Informazione Finanziaria e all’ufficio di collegamento per lo scambio di informazioni. Non passiamo il successivo esame di dicembre: questa volta a determinare il giudizio non tanto la normativa, ma gli effetti pratici della sua applicazione. E un duro colpo per il nostro sistema economico: significa adeguata verifica delle operazioni finanziarie in entrata e uscita dal titano da parte di osservatori esterni, significa mettere a rischio l’operatività del sistema finanziario nel circuito di pagamenti internazionali che solo un accordo di febbraio in extremis riuscirà a scongiurare. Il nuovo Governo mette il turbo alla macchina di coordinamento dei diversi uffici, porta in Consiglio le leggi richieste e lavora sul fronte diplomatico per giungere al risultato di oggi.
Giovanna Bartolucci
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