Lo rivela l’Istat con i risultati dell’ultima indagine. Nel periodo ottobre 2008-settembre 2009 il reddito disponibile dei nuclei famigliari è diminuito dell’1,6% rispetto all’anno precedente, mentre la propensione al risparmio - nel terzo trimestre del 2009 - è stata pari al 15,4%. Il Codacons parla di un calo del potere d’acquisto addirittura superiore al 3%. Prosegue poi la flessione del tasso di investimento delle famiglie. Ma la crisi si fa sentire anche sulle imprese: la quota di profitto delle società non finanziarie si è attestata – nel terzo trimestre dell’anno appena trascorso – al 40,9%, con una riduzione di 0,3 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.
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