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Sciopero generale a San Marino: Sindacati, "Per tutelare i più deboli. La lotta non finisce qui!"

Gli appuntamenti informativi della San Marino Rtv andranno in onda in forma ridotta

15 dic 2023

È il giorno dello sciopero generale. Il corteo, con oltre 300 persone, è arrivato alle 10.30 sul Pianello per la manifestazione in concomitanza ai lavori del Consiglio Grande e Generale, impegnato nella discussione del bilancio.

Dai confronti con maggioranza ed opposizione non sono infatti emersi elementi tali da indurre le parti sociali a revocare la protesta. A fronte della sintesi raggiunta su reddito minimo familiare, adeguamento degli assegni familiari e integrativo e delega sui mutui ipotecari, resta il muro contro muro sul fiscal drag. “Abbiamo più volte denunciato il mancato confronto con il Governo sui temi della politica dei redditi" - hanno detto ieri in conferenza stampa le tre sigle sindacali che hanno espresso rammarico per non essere arrivati con il Governo ad una mediazione che sembrava vicina. 

Il primo ad intervenire è stato il Segretario Generale Cdls Gianluca Montanari, che si è soffermato sul metodo di confronto con il Governo: "Un confronto rimasto fermo per mesi, mentre in Consiglio Grande e Generale le preoccupazioni maggiori ruotavano attorno alle 'residenze fiscali non domiciliate', all’albergone a 5 stelle, all’ampliamento dell’avio-superficie o alle concessioni di rivendita di auto. Vogliamo invece un modello di sviluppo basato sull’economia reale".

Oggi il Governo, davanti alle richieste delle OOSS di aiutare le fasce più deboli, risponde a distanza di quasi un anno - ha detto il Segretario generale Usl Francesca Busignani - mettendo sul tavolo in parte deleghe e in parte dinieghi, non fatti immediati e concreti. Non ci piace un Governo che ha soldi da spendere in progetti o consulenze che poco o nulla portano a San Marino in termini reputazionali e di crescita reale, e che invece quando si tratta di aiutare concretamente chi non arriva a fine mese, e ormai succede anche a chi lavora, dice che denari ce ne sono pochi o per nulla.

Le pensioni, sempre dal 2014 al 2022, sono cresciute del 18,5%, in linea con l'inflazione. I redditi medi dei lavoratori dipendenti in questo stesso lasso di tempo sono cresciuti del 9,5%, quindi hanno perso il 10% del potere d'acquisto. Circa il trend delle imposte, dal 2014 al 2022 mediamente i lavoratori dipendenti hanno pagato pro-capite il 14% in più di tasse, a fronte di redditi che si sono ridotti del 10%, mentre i pensionati hanno avuto un incremento del carico fiscale del 33%. "E dal Governo ci raccontano che hanno tutelato tutti!" Ha commentato nel suo intervento il Segretario generale Csdl Enzo Merlini, dopo aver snocciolato alla Piazza i dati prima riportati. "Secondo questi numeri, è evidente che abbiamo ragione noi! Abbiamo chiesto di ridistribuire le risorse tra noi lavoratori dipendenti e pensionati attraverso il recupero fiscale di cui avremmo diritto con il fiscal drag, destinandolo ai redditi più bassi. Hanno negato un intervento fatto con risorse nostre, quindi a costo zero per lo Stato! È un comportamento inaccettabile!".

La Rappresentanza Sindacale Aziendale della San Marino RTV, in merito allo sciopero generale indetto dalle Organizzazioni Sindacali, comunica che gli appuntamenti informativi dell’emittente, telegiornale, giornale radio e news web, andranno in onda in forma ridotta, senza contributi video e senza info-grafica. Ci scusiamo per gli inevitabili disagi all’utenza. 





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