Grazie allo scudo fiscale, molte piccole banche e fiduciarie italiane delle province vicine a San Marino hanno fatto il pieno. In totale le casse degli istituti di credito sammarinesi sono state prosciugate di oltre quattro miliardi e mezzo in seguito alla misura del Ministero italiano dell’Economia. E con buona pace degli intermediari di quelle fiduciarie private, in posizione geografica strategica, che hanno visto lievitare gli incassi delle commissioni dei clienti sui patrimoni scudati da San Marino. La sola fiduciaria Sofir di Bologna ha regolarizzato 225 milioni di euro, collocandosi al quarto posto nella classifica pubblicata dal Corriere della Sera, preceduta da Cordusio Fiduciaria, Banca Fideuram e Cassa di Risparmio di Rimini. Unica eccezione, in termini di distanza dai confini della Repubblica, riguarda la Compagnia di Genova, al quinto posto con 193 milioni scudati: la fiduciaria, sulla base di un accordo con la Carim, ha infatti incassato tutto il rimpatrio giuridico, lasciando alla banca riminese quello cash. Non mancano all’appello altri noti istituti del circondario: dalla Banca Malatestiana, che ha chiuso operazioni di rimpatrio per 73 milioni, al Credito di Romagna di Forlì, recentemente commissariato, che ha totalizzato 82 milioni, fino alla Fiduciaria Marche con ben 178 milioni. I dati sono stati elaborati dall’Uif, l’ufficio antiriciclaggio di Bankitalia.
Silvia Pelliccioni
Silvia Pelliccioni
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