E’ un commento di forte soddisfazione quello che i tre segretari di Stato in missione a Vienna riportano al rientro del viaggio in terra d’Austria. Non solo si è raggiunta un’intesa per la firma sull’accordo contro le doppie imposizioni fiscali, che diventerà il secondo sottoscritto dal Titano dopo quello con la Repubblica Italiana, ma si sono gettate le basi concrete perché presto si possa definire anche un’intesa per la cooperazione economica. I rapporti tra i due Paesi sono da tempo improntati ad ottime relazioni e collaborazioni e la serie di incontri tenuti martedì ha confermato la disponibilità e la comunanza d’intenti tra le due realtà. Accanto alle materie che riguardano l’interscambio ci sono anche tutti i passaggi relativi al rapporto con l’Unione Europea. L’Austria è passata dalla connotazione di paese terzo a quella di stato membro attraverso tre diversi momenti: l’integrazione, l’ingresso nell’area economica e, infine, l’adesione vera e propria. San Marino, che da tempo sta ragionando sulla sua collocazione in Europa, avrà a disposizione i tecnici di Vienna che hanno seguito tutti i passaggi di questo percorso. Una consulenza autorevole messa a disposizione dal governo austriaco per supportare la Repubblica in questa delicata analisi, che si rivelerà sicuramente preziosa. Il Titano, per collocazione geografica e prerogative politico istituzionali, può diventare un’importante cerniera nel cosiddetto quadrante Adria, anello di congiunzione fra le due sponde dell’Adriatico. Nella serie di colloqui tenuti al ministero degli esteri, dell’economia e alla camera di commercio, si è parlato anche di strategie finanziarie, segreto bancario e trattativa con l’Ecofin, sviluppo economico. Definito un memorandum che costituirà la base per la definizione dell’accordo in materia di cooperazione economica. Il ministro dell’Economia Aleksandar Vlahovic, ha già in mano la delega del governo per sottoscriverlo e dunque i tempi si annunciano particolarmente brevi. Lunedì il memorandum definito a Vienna sarà trasmesso alle parti e una volta accettato si potrà aprire la trattativa vera e propria. Sempre lunedì si riunirà il Consiglio Grande e Generale. Il Segretario di Stato agli Affari Esteri, Fabio Berardi, ha inviato una lettera urgente all’Ufficio di Presidenza, chiedendo l’inserimento di un comma specifico nell’ordine del giorno della sessione parlamentare per riferire sull’esito degli incontri.
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