Questo il commento del Segretario di Stato per il Turismo, Fabio Berardi, in merito all’andamento del flusso altalenante di questa stagione 2012. Prendendo spunto dall’articolo apparso giovedì 11 ottobre sulle pagine di Tribuna, il Segretario stila un bilancio delle azioni messe in campo per prevenire gli effetti della stagione che si è presentata fin da subito in maniera critica.
Innanzi tutto, dando pieno corso al Programma di Governo che si proponeva, fra le altre cose, di “avviare una collaborazione con la Riviera Adriatica e con il Montefeltro per realizzare una proposta complessiva che valorizzi paesaggio, cultura, arte ed il fascino della più antica Repubblica del mondo”, si è lavorato a lungo su questo fronte anche per concretizzare un progetto integrato di offerta turistica San Marino-Montefeltro, capace di connotare la regione storica del Montefeltro, condivisa da tre territori, con una forte identità basata sulle qualità locali, che siano culturali, storiche, ambientali, o l’eccellenza dei servizi di ospitalità e produzioni tipiche. Questa risposta, invocata anche dall’articolo di Tribuna, è già una realtà concreta.
Presentato il 30 maggio di quest’anno presso la sede della Provincia di Rimini e realizzato con la partecipazione attiva della stessa Provincia, di quella di Pesaro e Urbino, delle Comunità Montane, del Parco del Sasso Simone e Simoncello, delle rispettive Confesercenti e Confcommercio e di molti altri partner rappresentativi del territorio, è oggi nella sua piena fase operativa e propone sul mercato nazionale e internazionale un prodotto turistico integrato, che poggia su un circuito di operatori, aziende e produttori che ne rappresentano l’offerta più qualificata.
Va rilevato, in questo contesto, che San Marino è la meta d’eccellenza di tutta l’area territoriale, per la sua storia, la sua unicità e l’importanza di quei valori che hanno contribuito a farne un patrimonio dell’umanità riconosciuto dall’UNESCO, e questo si evidenzia nei dati di afflusso relativi ai mesi primaverili. In quello specifico periodo i dati relativi alle presenze sono infatti positivi, leggermente superiori a quelli, già buoni, del 2011. Il che testimonia la vitalità e la forza di impatto della promozione turistica della Repubblica quando si afferma come destinazione preminente di viaggio, slegata dalle logiche che condizionano l’andamento turistico della Riviera.
Quanto alla tipologia di visitatori motivati dalla voglia di shopping, si può affermare che molto di quanto è stato fatto nelle azioni di promozione sul mercato russo, con accordi specifici tra la Segreteria per il Turismo e grandi Tour Operator, come Danko o Nathalie Tour, ha poi trovato nell’offerta commerciale sammarinese un buon punto di forza, da potenziare magari anche nella convenienza, grazie ad azioni come il rilancio della SMaC in chiave turistica.
Certo la comparazione con il dato generale italiano non ha grande rilevanza, perché il prodotto nazionale Italia è estremamente differenziato e composito e se è in crisi il mare, potrebbe crescere l’alta montagna, o l’attrattiva delle grandi città d’arte, come Roma, Firenze o Venezia, città con, cui, ad esempio, sono stati aperti spazi di confronto per una possibile futura collaborazione.
La Riviera, tuttavia, non può essere ignorata, poiché parte fondamentale di questo comprensorio territoriale, ed è nel giusto chi pensa ad una offerta dell’entroterra che possa essere completare a quella del prodotto “spiaggia” anche se, nei prossimi tempi, dovremo abituarci sempre più a gestire tutti insieme quello che per noi, per fortuna, è solo un flusso altalenante di escursionisti giornalieri. Incoraggiante notare comunque che, rispetto al forte calo di presenze sulla costa, San Marino ha subito una contrazione decisamente più ridotta, incrementando in proporzione il numero di turisti che hanno scelto la Repubblica come meta per una gita o una visita giornaliera.
Innanzi tutto, dando pieno corso al Programma di Governo che si proponeva, fra le altre cose, di “avviare una collaborazione con la Riviera Adriatica e con il Montefeltro per realizzare una proposta complessiva che valorizzi paesaggio, cultura, arte ed il fascino della più antica Repubblica del mondo”, si è lavorato a lungo su questo fronte anche per concretizzare un progetto integrato di offerta turistica San Marino-Montefeltro, capace di connotare la regione storica del Montefeltro, condivisa da tre territori, con una forte identità basata sulle qualità locali, che siano culturali, storiche, ambientali, o l’eccellenza dei servizi di ospitalità e produzioni tipiche. Questa risposta, invocata anche dall’articolo di Tribuna, è già una realtà concreta.
Presentato il 30 maggio di quest’anno presso la sede della Provincia di Rimini e realizzato con la partecipazione attiva della stessa Provincia, di quella di Pesaro e Urbino, delle Comunità Montane, del Parco del Sasso Simone e Simoncello, delle rispettive Confesercenti e Confcommercio e di molti altri partner rappresentativi del territorio, è oggi nella sua piena fase operativa e propone sul mercato nazionale e internazionale un prodotto turistico integrato, che poggia su un circuito di operatori, aziende e produttori che ne rappresentano l’offerta più qualificata.
Va rilevato, in questo contesto, che San Marino è la meta d’eccellenza di tutta l’area territoriale, per la sua storia, la sua unicità e l’importanza di quei valori che hanno contribuito a farne un patrimonio dell’umanità riconosciuto dall’UNESCO, e questo si evidenzia nei dati di afflusso relativi ai mesi primaverili. In quello specifico periodo i dati relativi alle presenze sono infatti positivi, leggermente superiori a quelli, già buoni, del 2011. Il che testimonia la vitalità e la forza di impatto della promozione turistica della Repubblica quando si afferma come destinazione preminente di viaggio, slegata dalle logiche che condizionano l’andamento turistico della Riviera.
Quanto alla tipologia di visitatori motivati dalla voglia di shopping, si può affermare che molto di quanto è stato fatto nelle azioni di promozione sul mercato russo, con accordi specifici tra la Segreteria per il Turismo e grandi Tour Operator, come Danko o Nathalie Tour, ha poi trovato nell’offerta commerciale sammarinese un buon punto di forza, da potenziare magari anche nella convenienza, grazie ad azioni come il rilancio della SMaC in chiave turistica.
Certo la comparazione con il dato generale italiano non ha grande rilevanza, perché il prodotto nazionale Italia è estremamente differenziato e composito e se è in crisi il mare, potrebbe crescere l’alta montagna, o l’attrattiva delle grandi città d’arte, come Roma, Firenze o Venezia, città con, cui, ad esempio, sono stati aperti spazi di confronto per una possibile futura collaborazione.
La Riviera, tuttavia, non può essere ignorata, poiché parte fondamentale di questo comprensorio territoriale, ed è nel giusto chi pensa ad una offerta dell’entroterra che possa essere completare a quella del prodotto “spiaggia” anche se, nei prossimi tempi, dovremo abituarci sempre più a gestire tutti insieme quello che per noi, per fortuna, è solo un flusso altalenante di escursionisti giornalieri. Incoraggiante notare comunque che, rispetto al forte calo di presenze sulla costa, San Marino ha subito una contrazione decisamente più ridotta, incrementando in proporzione il numero di turisti che hanno scelto la Repubblica come meta per una gita o una visita giornaliera.
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