La Commissione europea dà il via libera alla Manovra italiana ritenendola "nel complesso in linea con le raccomandazioni", ma critica le misure contrarie alle indicazioni date dall'Ue all'Italia sulla lotta all'evasione fiscale. Tra queste, l'innalzamento del tetto del contante, il limite dei 60 euro per i pagamenti con il pos – che il Governo sembra intenzionato ad abbassare a 40 euro – e alcuni interventi sulle pensioni. Tema caldo è soprattutto quello dei pagamenti elettronici: tra chi dice che la libertà deve essere innanzitutto dei clienti e chi, come i commercianti, sente il peso delle commissioni. Il presidente di Confcommercio della provincia di Rimini, Gianni Indino, non condivide infatti la posizione di Bruxelles. Per lui l'evasione va cercata altrove: "Non al bar dove si compra un caffè, ma nelle multinazionali, soprattutto digitali, che operano nel nostro Stato ma pagano le tasse altrove. Altrimenti arriverebbero centinaia di milioni di euro nelle nostre casse. E' necessario paghino le tasse anche in Italia. Stesso mercato stesse regole, perché se pagheranno le stesse tasse dei commercianti, non li schiacceranno".
Nel video l'intervista a Gianni Indino, presidente di Confcommercio della provincia di Rimini