L'estate assomiglia a un gioco e, si sa, è stupenda, ma dura poco, cantava Califano.
A un mese e mezzo dal termine, già si iniziano a fare i primi bilanci.
Stagione sottotono e turismo mordi e fuggi. A confermarlo le associazioni di categoria sammarinesi che denunciano un'inversione di tendenza, di capacità di spesa e un calo di interesse, visibile da 2 anni a questa parte.
E c'è chi parla addirittura di buio totale nel turismo. La notizia arriva direttamente dall'USC, che annuncia non solo le difficoltà dei commercianti in lotta costante tra orari intensi e bassi incassi, ma anche chiusure di attività del centro storico, a prova della reale sofferenza del settore.
Quello di San Marino, sempre secondo l'USC, è un turismo con basi poco salde e senza identità, che si affida alla Riviera, accontentandosi di un modello di riflesso e che si basa sui numeri dei visitatori e non sulla loro capacità di spesa.
E il confronto dopo la fortunata Notte Rosa appena conclusa, sorge spontaneo. Un capodanno estivo con numeri da capogiro che è arrivato ad accogliere 2 milioni e mezzo di visitatori.
«Eventi di richiamo che non sono paragonabili alla programmazione sammarinese» lamenta la presidente dell'USC, Andreina Bartolini.
Il governo risponde con innovative strategie di internazionalizzazione, dall'inclusione della Serenissima all'interno del programma di viaggio vietnamita Hanoi Redtours fino alle recenti proposte ai grandi gruppi alberghieri spagnoli di investire sul Titano per la creazione di strutture ricettive di alto livello.
Intanto c'è chi evidenzia la piena riuscita dei Giochi dei Piccoli Stati che si sono da poco conclusi con un bilancio più che positivo, sia sotto l'aspetto organizzativo che economico-turistico.
«Dal CONS agli albergatori, grande dimostrazione di professionalità ed efficienza a confermare che quando San Marino si unisce e si mette in gioco – spiega Stefano Raggi, presidente del Consorzio San Marino 2000 – si ottengono sempre ottimi risultati».
Silvia Sacchi
A un mese e mezzo dal termine, già si iniziano a fare i primi bilanci.
Stagione sottotono e turismo mordi e fuggi. A confermarlo le associazioni di categoria sammarinesi che denunciano un'inversione di tendenza, di capacità di spesa e un calo di interesse, visibile da 2 anni a questa parte.
E c'è chi parla addirittura di buio totale nel turismo. La notizia arriva direttamente dall'USC, che annuncia non solo le difficoltà dei commercianti in lotta costante tra orari intensi e bassi incassi, ma anche chiusure di attività del centro storico, a prova della reale sofferenza del settore.
Quello di San Marino, sempre secondo l'USC, è un turismo con basi poco salde e senza identità, che si affida alla Riviera, accontentandosi di un modello di riflesso e che si basa sui numeri dei visitatori e non sulla loro capacità di spesa.
E il confronto dopo la fortunata Notte Rosa appena conclusa, sorge spontaneo. Un capodanno estivo con numeri da capogiro che è arrivato ad accogliere 2 milioni e mezzo di visitatori.
«Eventi di richiamo che non sono paragonabili alla programmazione sammarinese» lamenta la presidente dell'USC, Andreina Bartolini.
Il governo risponde con innovative strategie di internazionalizzazione, dall'inclusione della Serenissima all'interno del programma di viaggio vietnamita Hanoi Redtours fino alle recenti proposte ai grandi gruppi alberghieri spagnoli di investire sul Titano per la creazione di strutture ricettive di alto livello.
Intanto c'è chi evidenzia la piena riuscita dei Giochi dei Piccoli Stati che si sono da poco conclusi con un bilancio più che positivo, sia sotto l'aspetto organizzativo che economico-turistico.
«Dal CONS agli albergatori, grande dimostrazione di professionalità ed efficienza a confermare che quando San Marino si unisce e si mette in gioco – spiega Stefano Raggi, presidente del Consorzio San Marino 2000 – si ottengono sempre ottimi risultati».
Silvia Sacchi
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