"All'introduzione della Smac sconti, che aveva la funzione di agevolare sia i commercianti che i consumatori, il governo aveva chiesto ed ottenuto la collaborazione del comparto commerciale affinché l'iniziativa avesse successo. Poi successivamente alla Smac è stata attribuita un'altra funzione ossia quella fiscale". Comincia così la nota dell'Usc (Unione sammarinese Commercio&Turismo). "Dalla Segreteria alle Finanze avevano anticipato che stavano studiando la modifica degli sconti, (le 5 fasce di sconto attuali istituite con la circolare n.10), ma mai le associazioni si sarebbero aspettate che sarebbero stati liberalizzati gli sconti sulle fasce in modo da mettere in concorrenza gli uni con gli altri, con la conseguenza negativa che ha portato alla disaffezione del comparto commerciale e quindi all'uscita dalla Smac sconti, per rimanere solo nella fiscale. In diverse circostanze abbiamo richiesto di ricevere il report mensile sull'andamento delle transazioni Smac, per poter dare delle indicazioni agli associati e quindi incoraggiare l'utilizzo della Smac e contribuire come richiesto dalla stessa Segreteria al miglioramento del servizio, per attribuire alla Smac un maggior successo. Adesso siamo alla resa dei conti. Approvando le fasce degli sconti che hanno disorientato i commercianti (e da indiscrezioni che abbiamo ricevuto, pare che la grande maggioranza degli operatori abbia scelto di uscire dalla scontistica della Smac) è manifesta l'ennesima sconfitta del governo, che dimostra di non essere in grado di promuovere iniziative destinate ad attirare la fidelizzazione all'offerta commerciale sammarinese. Se il fine era quello di risparmiare i 6 milioni di Euro per la Smac, dovevano avere l'onestà di comunicarlo chiaramente. Per quanto riguarda il Borsellino elettronico siamo sempre stati favorevoli purché non comporti costi aggiuntivi agli operatori e ai clienti".
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