Quello del prossimo 22 giugno sarà il terzo sciopero generale in un anno e mezzo a San Marino. Il 14 dicembre 2010, al grido di “equità-equità”, la manifestazione sul Pianello fu la più tumultuosa degli ultimi anni. I manifestanti infuriati sfondarono le porte di Palazzo Pubblico e la facciata venne imbrattata con lanci di uova. Il 26 maggio 2011, chiedendo a gran voce giustizia sociale, gli scioperanti bloccarono la superstrada a Serravalle. Da allora, delle tante vertenze aperte, è stata chiusa solo quella per i precari pubblici e per il rinnovo contrattuale della Pa. Ma l’elemento determinante per la proclamazione dello sciopero generale del 22 giugno è stata la modifica della riforma tributaria in commissione finanze, cambiando il testo illustrato poco prima al sindacato. Lo slittamento in extremis, dell’esame in Consiglio, non ha fatto desistere la Csu da una decisione che ormai era già stata presa.
Nel video l’intervista a Giuliano Tamagnini, segretario Csdl.
Luca Salvatori
Nel video l’intervista a Giuliano Tamagnini, segretario Csdl.
Luca Salvatori
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