Una cerimonia di intitolazione partecipata e sentita quella che si è svolta a Rimini nel giardino tra le vie Bianchelli, Lucchesi e Drudi, che da oggi porterà il nome di Marco Magalotti, volto storico del giornalismo televisivo riminese, scomparso nel 2003. Oltre al sindaco Jamil Sadegholvaad e all'assessore comunale alla toponomastica Francesco Bragagni, nel corso della cerimonia, hanno preso la parola per un affettuoso pensiero dedicato a Magalotti la figlia Caterina e il suo storico collaboratore Tiziano Arlotti. "In tempi di tante, troppe parole, Marco aveva sintetizzato un commiato e il senso di una eredità professionale e morale che dovremmo raccogliere ognuno di noi", commenta il primo cittadino. "Magalotti, dapprima come speaker della Publiphono, poi con la fortunata esperienza di Vga e anche come stimato insegnante, ha saputo divulgare e tramandare la tradizione e la cultura popolare", ricorda l'assessore.
Il nome di Magalotti è legato a 'In zir par la Romagna', un programma a cui restò fedele fino alla sua scomparsa. A dicembre del 2002 è stato insignito del premio letterario artistico Rimini Europa per l'impegno profuso in campo giornalistico. In città era noto per fare "tutto da solo", dato che intervistava e filmava allo stesso tempo. Caratteristica che un giorno notò anche Giulio Andreotti, come ricorda la figlia. "Andreotti lo scovò all'aeroporto di Rimini, gli disse: ma lei fa tutto da solo? Era capace di fare tutto da solo".