L'emergenza coronavirus ha cambiato il mondo del lavoro. E' aumentata la disoccupazione in alcuni settori, mentre altri hanno ovviato col lavoro a distanza. Se ne è parlato in un incontro alla presenza del direttore dell'Istat, professor Blangiardo. Già in epoca pre-Covid alcuni settori mostravano sofferenza, come quello delle costruzioni, in forte flessione, al contrario di quello dei servizi alla persona in forte aumento, basti pensare al numero crescente delle cosiddette badanti. Poi è arrivato il Covid e la crisi si è manifestata in quasi tutti i livelli, ha detto il presidente dell'Istat, intervenendo all'incontro sul nuovo mondo del lavoro.
Da febbraio 2020, sono i dati dell'Istituto diretto dal professor Blangiardo, il livello dell'occupazione è sceso di circa 600mila unità; in quattro mesi il tasso d'occupazione ha perso un punto e mezzo percentuale, gli inattivi sono 700mila in più. Ad aprile sono 3 milioni e mezzo i lavoratori in cassa integrazione, mentre altri 4 e mezzo hanno potuto continuare la loro occupazione grazie al lavoro da remoto, o smart working. Ma è davvero la soluzione?
Nel servizio l'intervista a Gian Carlo Blangiardo, presidente Istat