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Camera e Senato 'richiamati' dopo la bocciatura subita dalla maggioranza. Approvato lo scostamento di bilancio

la corrispondenza di Antonello De Fortuna

28 apr 2023
La corrispondenza di Antonello De Fortuna
La corrispondenza di Antonello De Fortuna

Per porre riparo alla grave battuta d'arresto subita giovedì dalla maggioranza ci sono volute 24 ore, un Consiglio dei Ministri straordinario, convocato in fretta e furia dopo la bocciatura della risoluzione sullo scostamento di bilancio, una votazione non prevista alla Camera e una al Senato. Il tutto accompagnato da “irritazione” (eufemismo) del Presidente del Consiglio, impegnata in un viaggio ufficiale in Gran Bretagna, e del Ministro dell'Economia che ha dovuto dire 'no' ad un importante vertice internazionale per seguire le fibrillazioni italiche, e poi condito da retroscena che puntano il dito contro Lega e Forza Italia, tra le cui fila si contano il 90% degli assenti che hanno provocato la debacle.

'A pensar male....si fa peccato ma spesso ci si azzecca', recitava un vecchio detto democristiano, ma i buonisti preferiscono dare la colpa delle assenze ai doppi incarichi, obbligatori dopo la riduzione del numero dei parlamentari. Tra le proteste dell'opposizione la risoluzione di maggioranza è stata approvata da entrambi i rami del Parlamento. Era voluta fortemente dal Governo perchè autorizza lo scostamento di bilancio da 3,4 miliardi con i quali, nel Consiglio dei Ministri convocato per il 1° maggio, Giorgia Meloni intende finanziare un’ulteriore sforbiciata al “cuneo” fiscale con lo scopo di favorire lavoratori e aziende. Già il 1 maggio... data, ovviamente, non scelta a caso, ma pensata da Palazzo Chigi per provare a sfilare alla sinistra il pallino delle tematiche sul lavoro; e allora, inevitabilmente la polemica politica si sposta sulla Festa dei lavoratori.

Nel servizio Tommaso Foti, Fratelli d'Italia e Nicola Fratoianni, Alleanza Verdi e Sinistra






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