![Lirio Abbate sulla morte di KhashoggiColpire chi racconta, una riflessione sul caso Khashoggi](https://sanmarinortv.sm/media/cache/fe_article_detail_full_half/uploads/img/photo/54/54be091054e60521811224edc9bf0306247f833b256839.jpg)
‘Sono solo un giornalista indipendente che usa la penna per il bene del suo paese’” a chi lo definiva dissidente, Jamal Khashoggi rispondeva così. Il futuro dell'intesa tra Riad e Washington garantisce visibilità mediatica all'indagine sulla scomparsa del giornalista saudita inviso al principe ereditario, così come i particolari raccapriccianti sulle modalità dell'omicidio, dentro il consolato saudita ad Instanbul. Proprio un anno fa l'omicidio della giornalista maltese Daphne Caruana Galizia. Chi teme la verità continua a colpire chi racconta, con modalità diverse ma con lo stesso obiettivo: fare chiudere il taccuino, per sempre.
Lirio Abbate, vice direttore de L'Espresso vive da anni sotto scorta per essersi sempre occupato di mafia e ha subito diverse intimidazioni per aver scoperto prima degli inquirenti, delle infiltrazioni criminali a Roma «Non erano eroi, ma giornalisti» è il reading teatrale che sta portando in giro per l'Italia.
Nel video l'intervista a Lirio Abbate.
Lirio Abbate, vice direttore de L'Espresso vive da anni sotto scorta per essersi sempre occupato di mafia e ha subito diverse intimidazioni per aver scoperto prima degli inquirenti, delle infiltrazioni criminali a Roma «Non erano eroi, ma giornalisti» è il reading teatrale che sta portando in giro per l'Italia.
Nel video l'intervista a Lirio Abbate.
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