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“Coprire i ghiacciai è greenwashing”, lettera aperta degli esperti che parlano di un "intervento impattante sull'ambiente"

21 gen 2022
Foto: rainews
Foto: rainews

Le temperature si alzano di anno in anno. Dopo quelli di NOAA e Copernicus arrivano i dati sul 2021 della World Meteorological Organization (WMO) che conferma che “sebbene le temperature medie globali siano state temporaneamente raffreddate dagli eventi di La Niña del 2020-2022, il 2021 è stato ancora uno dei 7 anni più caldi mai registrati”. A soffrire maggiormente del surriscaldamento sono i ghiacciai. Da diversi anni si tenta di proteggerli dalla radiazione solare e quindi dallo scioglimento tramite il posizionamento, in estate, di teloni bianchi “geotessili”. Una soluzione tampone che però, secondo otto istituzioni scientifiche e da esperti dei maggiori enti di ricerca e università italiane, non significa salvarli.

"Raccontare la copertura dei ghiacciai come una soluzione agli effetti avversi del cambiamento climatico non è soltanto sbagliato – si legge in una lettera aperta ripresa dall'Ansa -, è anche un tentativo di greenwashing per descrivere un intervento impattante sull'ambiente da numerosi punti di vista, come sostenibile e anzi addirittura auspicabile". "Come studiosi che si occupano di ghiacciai e clima - prosegue - siamo preoccupati per l'ambigua comunicazione spesso accompagnata alla divulgazione di questi progetti. Questa narrazione rischia di creare confusione e compromettere la sensibilità ambientale che con fatica si è consolidata negli ultimi anni". Secondo i ricercatori, "considerati gli effetti negativi sull'ambiente e i costi proibitivi, coprire i ghiacciai può avere senso solo localmente per tutelare gli interessi economici legati allo sfruttamento di specifici ghiacciai. Non ha invece nulla a che vedere con il contrasto al cambiamento climatico, che anzi contribuisce ad aggravare".




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