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Dalla Regione Emilia Romagna bando straordinario in tempi record per medici e infermieri

Se idonei saranno assunti subito e destinati a Parma e Piacenza. Bonaccini: "Da loro professionalità e abnegazione straordinarie, un monito per tutti noi a rispettare regole e misure restrittive. Dobbiamo farlo anche per loro"

21 mar 2020
Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

Da oggi è aperto il bando straordinario della Regione Emilia-Romagna per reclutare medici e infermieri da destinare subito a Parma e Piacenza, le province più colpite dall’emergenza Coronavirus. La procedura d’urgenza è rivolta sia a professionisti attualmente dipendenti del sistema sanitario, sia a professionisti in cerca d’impiego o a specializzandi.

Un bando inedito rivolto a tutti i professionisti idonei anche pensionati e stranieri. Le procedure online sui siti delle Aziende Usl di Parma e Piacenza e l'azienda ospedaliero-universitaria di Parma. L'assunzione dopo un colloquio col direttore della struttura di assegnazione e immissione in servizio immediata.

“Tutti coloro che operano nel sistema sanitario stanno facendo un lavoro straordinario, la loro forza e professionalità è sempre di più la base nella sfida per fermare la diffusione della pandemia- afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini. Lo spirito di abnegazione che viene da medici, infermieri, operatori, così come da medici di famiglia, farmacisti, tutte le professioni sanitarie e dalla protezione civile, ci rende orgogliosi. Allo stesso tempo rappresenta un monito perché ognuno di noi, fuori, rispetti in maniera rigorosa le misure restrittive, a partire dallo stare in casa: dobbiamo farlo anche per loro”.

In particolare, si cercano medici laureati e abilitati all’esercizio della professione con priorità per gli specialisti, gli specializzandi e chi possa documentare qualificate esperienze nelle seguenti discipline: Anestesia e Rianimazione, Malattie Infettive, Malattie dell’Apparato Respiratorio, Medicina e Chirurgia d’accettazione e d’urgenza, Medicina Interna, Geriatria, Igiene Pubblica e infermieri in possesso di un titolo di studio abilitante all’esercizio della professione con priorità per chi possa documentare qualificate esperienze nell’ambito delle Terapie Intensive.


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