L'Italia rischia la procedura d'infrazione per deficit eccessivo. Il percorso terminerà in autunno, ma sarà aperto formalmente mercoledì, con la pubblicazione del rapporto sul rispetto dei vincoli su disavanzo e debito pubblico da parte degli Stati. Ben 11 avevano il deficit oltre la soglia massima del 3% del Pil fissata dai trattati. L'Italia è ai massimi Ue, al 7,4% del Pil, e nelle scorse settimane è filtrata la notizia per cui sarà richiesto un aggiustamento strutturale dello 0,5-0,6% su 7 anni, che corrisponde ad almeno 10 miliardi l'anno.
Intanto in Commissione Ue già si parla d'Italia per due casi, il primo sulle immagini di un'inchiesta di Fanpage sui giovani di Fratelli d'Italia che fanno saluti romani e inneggiano al duce e a Hitler, “Condanniamo la simbologia fascista”, ha detto un portavoce della Commissione. L'altro è una indiscrezione di Politico.Eu, secondo cui Ursula von der Leyen per ottenere i voti di Meloni avrebbe ritardato l'ok definitivo a un rapporto ufficiale dell'Ue che critica l'Italia per l'indebolimento delle libertà dei media. Tutto questo mentre si è appena concluso il G7 a guida italiana per il quale la maggioranza loda il lavoro della presidente Meloni. Non è d'accordo l'opposizione.
Domani in Parlamento riprendono premierato e autonomia, nel pomeriggio le opposizioni scenderanno in piazza ma Italia Viva, che pure esclude il voto a favore al premierato, dice il senatore Borghi, non andrà alla protesta: “Non faremo gli ospiti del Pd”, dice.
Nel video l'intervista a Marco Furfaro, deputato Partito Democratico