Quattordici persone sono state portate in carcere e una quindicesima è tuttora ricercata nell'ambito di un'operazione antidroga dei carabinieri del nucleo investigativo di Ravenna che tra la scorsa notte e l'alba ha visto impegnati un centinaio di militari. Gli arresti sono scattati in esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip Corrado Schiaretti su richiesta del Pm Lucrezia Ciriello.
Oltre Ravenna, base del gruppo, hanno riguardato le province di Rimini, Forlì-Cesena e Bologna. Contestualmente agli arresti, sono state eseguite perquisizioni con i cani antidroga della guardia di Finanza: ciò oltre a contanti, ha portato al sequestro di alcune dosi di stupefacente. La misura era stata emessa pure per un 16esimo indagato, morto di recente. Gli arrestati sono 12 uomini e due donne, perlopiù italiani (ci sono anche due albanesi e due marocchini).
L'indagine, battezzata 'Greppia' dal soprannome di uno dei presunti capi del gruppo, era partita dalle verifiche successive a una rapina in banca a Ravenna del 14 marzo 2019. E ha abbracciato un periodo di spaccio compreso tra l'aprile 2019 e il gennaio 2020: il 14 di quest'ultimo mese in particolare i militari avevano bloccato a Ravenna un albanese di ritorno dall'estero con 6 chili di cocaina nascosti nel cruscotto dell'auto. Secondo gli inquirenti, la droga veniva acquistata da grossisti in Belgio e Olanda e poi smistata sul territorio romagnolo in panetti da 50-100 grammi.
Si ritiene che lo stupefacente in totale sequestrato - circa 7 chili di cocaina purissima e oltre mezzo chilo di eroina - sul mercato al dettaglio se opportunamente tagliato avrebbe potuto fruttare ricavi per oltre un milione di euro. Nel corso dell'indagine sono stati sequestrati pure circa 10mila euro.