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Emanuela Orlandi, a quasi 40 anni dalla sparizione il Vaticano riapre le indagini

La famiglia della giovane scomparsa a Roma aveva scritto a Papa Francesco a fine 2019

di Francesca Biliotti
10 gen 2023

Si riapre il caso su Emanuela Orlandi, la ragazza scomparsa a Roma nel 1983: è stato lo stesso Vaticano a volerlo. A giugno saranno 40 anni dalla scomparsa di Emanuela Orlandi, cittadina vaticana all'epoca quindicenne e che oggi ne avrebbe oltre 50, che nel giugno 1983 dopo essere uscita dalla scuola di musica, in piazza Sant'Apollinare a poca distanza dal Senato, sparì nel nulla. Dopo una serie di istanze presentate da Pietro Orlandi, fratello di Emanuela che mai si è rassegnato nella ricerca della verità, e da Laura Sgrò, avvocata della famiglia, il promotore della giustizia vaticana Alessandro Diddi avvierà nuove indagini. “E' un anno che attendevamo di essere ascoltati”, è stato il primo commento dell'avvocata Sgrò, che a fine 2019 aveva scritto a Papa Francesco, il quale aveva suggerito di confrontarsi proprio col promotore di giustizia. “Lo avevamo chiesto subito”, ha proseguito la legale, e ciò era accaduto un anno fa.

Ora la magistratura vaticana analizzerà gli atti e i documenti relativi alle vecchie indagini. Il procedimento della Procura di Roma infatti, sulle sparizioni della Orlandi ma anche di Mirella Gregori, avvenuta un mese prima, nel maggio '83, venne archiviato nel 2015 su richiesta dell'allora procuratore capo Giuseppe Pignatone, ora divenuto presidente del Tribunale vaticano. Di depistaggi, sulla sparizione di Emanuela, ne sono avvenuti fin troppi in quasi 40 anni, dall'ipotesi rapimento, che il primo a sollevare fu papa Wojtyla, pochi giorni dopo la sparizione, durante l'Angelus, al collegamento con la banda della Magliana, fino ai tanti finti testimoni. Lo scorso 20 dicembre è stata avanzata anche una iniziativa ufficiale per istituire una commissione di inchiesta in Parlamento, che forse ha influito, ipotizza la stessa avvocata Sgrò. Intanto sabato 14 gennaio, dalle 16.30 alle 18.30, in largo Giovanni XXIII, all'inizio di via della Conciliazione davanti a San Pietro, si terrà un ennesimo sit in per chiedere verità sulla sorte di Emanuela.





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