E' stata chiamata operazione "Paper Moon" e, tramite l'attività della Guardia di Finanza, ha portato alla chiusura momentanea di tre locali a Rimini: Bigno, Otto e Mezzo e l'Autobar a Santarcangelo. Nove gli indagati e beni e disponibilità finanziarie sequestrati per l'evasione delle imposte per 1 milione e 300mila euro. Le tre persone per le quali è stato stabilito il divieto di esercizio dell'attività imprenditoriale sono padre e figlio di Santarcangelo e un socio, di Rimini, considerato un prestanome.
Secondo le indagini, tutto ruotava attorno alla famiglia di Santarcangelo divenuta negli anni proprietaria di vari immobili. La frode si basava su questo meccanismo: alcune società preposte alla gestione dei rami aziendali più produttivi venivano 'svuotate' degli asset aziendali, in favore di altre società, dopo aver accumulato debiti fiscali. Le società con i debiti venivano poi cedute a prestanome nullatenenti così da rendere inefficaci le possibili operazioni di riscossione dell'erario. Individuati, poi, 16 lavoratori completamente in nero e altri pagati con somme "fuori busta".