Scontro tra Governo e regioni sulla Fase 2. I governatori di centrodestra di Lombardia, Piemonte, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Sicilia, Calabria, Basilicata, Abruzzo, Molise e il presidente della provincia autonoma di Trento. scrivono al presidente della Repubblica Mattarella e al premier Giuseppe Conte "La fase 2 è una fase nuova, che si giustifica per una progressiva diminuzione dell'emergenza. E’ essenziale che si ritorni progressivamente ad un più pieno rispetto dell'assetto costituzionale e del riparto di competenze tra lo Stato e le Regioni, sempre in applicazione dei principi di sussidiarietà e leale collaborazione. È necessario giungere a una "normalizzazione dell'emergenza", che consenta un ritorno agli equilibri democratici previsti dalla Costituzione“.
La Calabria dispone la riapertura da oggi di bar e ristoranti con tavoli all'aperto. Ordinanza che l'Esecutivo si appresterebbe a diffidare, poiché contraria al dpcm in vigore fino al 3 maggio. Chi entrerà in Basilicata invece dovrà fare il tampone, ha stabilito il governatore Bardi. Oggi attesa per l'informativa di Conte in Parlamento, con la Lega che da ieri sera 'occupa' le aule di Camera e Senato in protesta per le "mancate risposte" del Governo.
Slitta a maggio intanto il decreto Aprile. Il provvedimento prevede 13 miliardi per gli ammortizzatori sociali e altre 9 settimane di copertura; il divieto di licenziamenti sarà prorogato; card da 200 euro per le bici. La Camera ha approvato Def e scostamento di bilancio. Piccoli imprenditori e commercianti consegnano le chiavi dei locali ai sindaci: "Così non possiamo continuare".
Sul fronte del contagio si conferma il calo dei malati per coronavirus in Italia: -548 in un giorno; -68 le terapie intensive. Altri 323 i decessi; +2.311 il numero dei guariti. Anche a Milano positivi in calo. Saremmo "pronti a reggere un picco superiore a quello della prima fase", assicura il commissario Arcuri. Via libera intanto dal Cdm alle misure per la privacy della app Immuni: ogni dato personale sarà cancellato o reso anonimo a fine anno.