Si è chiuso con ricavi pari a 212,4 milioni in aumento di 52 milioni rispetto ai 160,4 milioni registrati nell'anno precedente, con un rialzo del 32,4% l'esercizio 2023 di Ieg-Italian Exhibition Group, realtà quotata a Piazza Affari nata dalla fusione delle fiere di Rimini e Vicenza il cui margine operativo lordo 'adjusted' si è attestato a 49,5 milioni in crescita di 31,5 milioni rispetto al 2022 quando i milioni erano stati 18,1 mettendo a segno il miglior risultato di sempre.
Inoltre, archiviato un utile pari a 13,3 milioni in aumento di 14,2 milioni rispetto all'esercizio precedente in cui era stata registrata una perdita di 0,8 milioni, il consiglio di amministrazione di Ieg ha proposta la distribuzione di un dividendo pari a 0,14 euro per azione.
"I risultati del 2023 - dice l'ad Corrado Arturo Peraboni - testimoniano la grande capacità del gruppo Ieg di recuperare fatturati e margini con maggiore reattività rispetto alle ipotesi di settore e in un contesto esterno a lungo avverso e che presenta ancora degli elementi di incertezza collegati all'instabilità geopolitica di questo periodo. Alla base di questo grande risultato - aggiunge - c'è il disegno di solide direttrici strategiche pensate durante il periodo pandemico e riconfermate nel nuovo Piano Strategico 2023-2028, c'è la nostra natura di organizzatore fieristico che ci conferma primatisti in numero di manifestazioni di proprietà e c'è la nostra capacità non solo di supportare le nostre Industries, ma anche di esserne attore autorevole e precursore di innovazione e cambiamento. Le ottime performance dell'esercizio appena chiuso - conclude Peraboni - hanno catalizzato la redazione di un nuovo Piano strategico, un documento ambizioso che ci pone in una posizione di riferimento nel panorama fieristico nazionale".