Oltre mille posti disponibili in Emilia-Romagna per permettere a chi non ha un domicilio adeguato o vive in una struttura dove non può essere garantito l'isolamento di affrontare, in sicurezza, il periodo di quarantena. Per contenere i contagi da Covid-19 nelle abitazioni e nelle residenze per anziani, la Regione ha creato una 'rete' di spazi protetti in alberghi, strutture private o residenze dedicate esclusivamente a persone positive al coronavirus. L'obiettivo della misura, presentata alle direzioni sanitarie dalla vicepresidente e assessore regionale al Welfare Elly Schlein e dall'assessore regionale alle Politiche per la salute Raffaele Donini, è evitare l'insorgere di focolai domestici.
A Bologna, l'Azienda Usl, ai pazienti positivi al Covid-19, ha offerto 125 camere e, attualmente, viene spiegato in una nota, sono "32 i cittadini che stanno usufruendo di questo servizio, 44 in tutto quelli ospitati in queste settimane". "Gli alloggi alternativi disponibili sono uno strumento che è giusto utilizzare - ha spiegato Schlein - ma è anche importante trovare personale per sopperire alle gravi mancanze nelle strutture". Per questo la Regione sta valutando diverse possibilità: dall'invio alle Aziende servizi alla persona di parte delle nuove assunzioni fatte dalla Sanità regionale, a deroghe alle qualifiche professionali fino alla possibilità di estendere la deroga anche ad assistenti familiari e caregiver per attività di supporto agli operatori.