Proroga del taglio del cuneo fiscale per il 2024 e Irpef che passa da 4 a 3 aliquote; il cuore della Legge di Bilancio del governo Meloni è qui: queste due misure assorbono metà dei 28 miliardi di euro della manovra.
Viene confermato il taglio del cuneo fiscale per un anno; l' Irpef invece accorperà i primi due scaglioni (l'aliquota del 23% sarà applicata sui redditi fino a 28mila euro), la combinazione di queste due scelte - secondo l'esecutivo - porterà nelle buste paga dei dipendenti oltre 1.200 euro annui.
Risolta la questione del taglio ai medici sul fronte pensioni, si torna a Quota 103, ma con penalizzazioni: restano i 62 anni d'età e 41 di contributi, ma l'assegno sarà ricalcolato con il metodo contributivo, e con un tetto massimo mensile di oltre 2.200 euro.
Non è tutto qui, per accogliere i provvedimenti rimasti fuori dalla manovra, il governo ha dato il via libera al decreto Milleproroghe e ha approvato una norma ad hoc sul Superbonus edilizio, tanto caro a Forza Italia, che continuerà ad esistere: al 70% per tutti coloro che proseguiranno i lavori nel 2024, con tanto di sanatoria che permetterà di evitare la restituzione delle somme per coloro che non hanno completato i lavori entro il 31 dicembre.
Nel servizio le interviste a Angelo Bonelli (Alleanza Verdi Sinistra) e Laura Ravetto (Lega)