Dal 28 giugno l'Italia dirà addio all'obbligo delle mascherine all'aperto. Il via libera è arrivato dal Comitato Tecnico Scientifico, al termine della seduta convocata per discutere del quesito posto dal ministero della Salute. Quando l'Italia sarà completamente bianca, la sintesi della nota, ci saranno "le condizioni per superare l'obbligatorietà dell'uso delle mascherine all'aperto salvo i contesti in cui si creino le condizioni per un assembramento, come mercati, fiere o code. Il Comitato raccomanda comunque l'uso delle mascherine sui mezzi pubblici e nei soggetti fragili, così come negli ambienti sanitari e ospedalieri.
Sulla decisione ha influito anche l'alta percentuale di vaccini somministrati in Italia, con il 53% della popolazione che ha almeno una dose e circa il 27% che ha completato il ciclo. Parallelamente, sul fronte Europeo, l'Ue rassicura: "sulla base di questi dati e delle previsioni disponibili entro il mese prossimo potremo raggiungere l'obiettivo di vaccinazione del 70% della popolazione adulta".
A tenere banco in Italia è ora la questione sulla riapertura delle discoteche, che potrebbe essere affrontata nei prossimi giorni. Con tutta probabilità l'accesso ai locali sarà garantito solo con green pass e soltanto all'aperto, ma resta il nodo sull'utilizzo della mascherina una volta entrati. "Ovunque ci sono assembramenti e feste abusive in locali e lidi. Se non avremo una data di riapertura entro l'inizio di luglio, consegneremo le licenze e saremo costretti a comportarci da abusivi anche noi pur di lavorare - protesta Gianni Indino, presidente del Silb, il sindacato dei gestori di sale da ballo - Se ritardano la nostra apertura togliendoci altri dieci giorni di lavoro da luglio, ci costringono a non ripartire".
Tutta l'Italia è in zona bianca, tranne la Valle D'Aosta, che uscirà dalla zona gialla il 28 giugno.