L'ultimo atto alla Camera, prima della chiusura estiva, è stato il voto sulla legge delega per la riforma fiscale 2023. Nel quadro legislativo approvato oggi dovrà essere scritta la riforma del fisco, promessa - un anno fa - dal centrodestra in campagna elettorale: la progressiva riduzione del numero delle aliquote Irpef attualmente vigenti, una diminuzione del carico fiscale, in particolare per i redditi medi e l'applicazione della flat tax. Nel testo varato nel pomeriggio c'è ancora poco, i contenuti arriveranno da settembre e il percorso sarà lungo, tanto basta però a maggioranza e opposizioni per vantare, o criticare, una riforma ancora di là da venire.
Chiusi Camera e Senato si riprenderà, con i lavori d'Aula, i primi di settembre. L'agenda di deputati e senatori è gia piena zeppa di sfide importanti: voto sulla ratifica del Mes, voto sulla legge sul salario minimo e, soprattutto, la Legge di bilancio, la seconda dell'era Meloni. La prima fu varata in fretta a causa dei tempi stretti, dettati dal voto avvenuto a fine settembre, la prossima finanziaria sarà invece il vero “manifesto” della politica economica di questo governo.
Nel video le interviste a Manlio Messina, Fratelli d'Italia e Riccardo Magi, Segretario +Europa