Intervento infuocato, quello dell'ex Premier, in Senato, nel corso del dibattito sul finanziamento ai partiti. A scatenare la furia di Matteo Renzi l'inchiesta della Procura di Firenze sulla fondazione Open, che secondo i magistrati – in sostanza – avrebbe agito come un'articolazione di un partito. “Non ci faremo processare nelle piazze”, ha tuonato il leader di Italia Viva, richiamando le parole di Aldo Moro sul caso Lockeed. E poi l'attacco: “La magistratura – ha detto Renzi - pretende di decidere cosa è un partito e cosa no”. Citato anche Bettino Craxi sull'”orrore del vuoto politico”. Tutto ciò a poche ore dallo scampato pericolo, per la maggioranza, sul Mes; che ha avuto però conseguenze pesanti sulla tenuta interna dei 5 Stelle. Oggi il primo cambio di casacca: quello del senatore Grassi, passato alla Lega. Durissima la reazione di Di Maio, che ha parlato di “mercato delle vacche”, aperto da Salvini. Quest'ultimo, peraltro - secondo fonti di stampa -, sarebbe indagato per abuso d'ufficio dalla Procura di Roma. L'accusa si riferirebbe a 35 voli di Stato; che tuttavia, sostiene il leader leghista, furono effettuati, “da Ministro dell'Interno, per inaugurare caserme. Mai fatto voli di Stato per andare in vacanza, quello – ha concluso piccato Salvini - lo fanno altri”. E' in questo clima che la Commissione Bilancio del Senato ha dato l'ok alla manovra; il testo passerà all'esame dell'Aula. Via libera ad alcuni emendamenti cardine, come la plastic tax a luglio, ridotta a 45 centesimi al chilo, la sugar tax, rinviata a ottobre, e l'addizionale Ires salita del 3,5% per i concessionari di autostrade, porti, aeroporti e ferrovie. Approvata anche la rimodulazione della tassa sulle auto aziendali e la “tassa sulla fortuna”, che sale al 20% sulle vincite oltre i 500 euro.
Matteo Renzi: nuovo attacco dell'ex Premier contro i giudici sull'inchiesta Open
Dalla Commissione Bilancio del Senato, intanto, il via libera alla Manovra
12 dic 2019
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