Settima edizione per la Summer Pride di Rimini. Il titolo di quest'anno è "Noi siamo tempesta" dedicato a due personaggi scomparsi, il dj Claudio Tempesta e la scrittrice Michela Murgia. Non mancano le polemiche: "Marciamo con rabbia e indignazione", afferma il segretario dell'Arcigay Gabriele Piazzoni, riferendosi agli attacchi contro la pugile algerina alle Olimpiadi.
"Per vedere un pride anche a San Marino confido molto sulle giovani generazioni - afferma Paolo Rondelli, volontario LGBTIQ+ - e sul fatto che molti ragazzi sammarinesi oggi sono qui, anche magari anche qualche famiglia sammarinese proprio perché c'è bisogno di creare un movimento anche sul nostro territorio".
In migliaia al corteo che sfila lungo il rinnovato Parco del Mare fra i turisti che si fermano ai lati della manifestazione e partecipano alla festa ballando. Presenti fra le personalità politiche la segretaria del Partito democratico Elly Shlein, il dem Alessandro Zan, il candidato del centrosinistra alla regione Emilia-Romagna Michele De Pascale, la presidente dell'Assemblea legislativa regionale Emma Petitti, il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad, il senatore del Movimento 5 stelle Marco Croatti.
"Il nostro è ancora uno dei Paesi al mondo in cui la libertà delle persone è più sotto minaccia. Per noi è una questione di identità quello della libertà e di essere sempre dalla parte di chi ha un diritto in meno", ha detto De Pascale a margine dell'evento. Qui al pride "c'è la gioia di tante persone che non vogliono accettare di vivere in un Paese dove c'è una destra che cavalca l'odio, i pregiudizi anziché aiutare tutti i cittadini ad avere gli stessi diritti, come dice la Costituzione", ha detto Zan.