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Ok del Senato al decreto Cutro: introduce il nuovo reato "anti-scafisti"

Dopo le tensioni in maggioranza, c'è l'accordo nel ridurre la protezione speciale. Per l'opposizione aumenteranno solo i clandestini

di Francesca Biliotti
20 apr 2023
Nel video le interviste a Maurizio Gasparri, vice presidente Senato (Forza Italia); Massimiliano Romeo, capogruppo senatori Lega; Carlo Calenda, senatore Azione-Italia Viva
Nel video le interviste a Maurizio Gasparri, vice presidente Senato (Forza Italia); Massimiliano Romeo, capogruppo senatori Lega; Carlo Calenda, senatore Azione-Italia Viva

92 voti a favore, 64 contrari per il decreto legge Cutro che, ricevuto il via libera da Palazzo Madama, ora dovrà essere convertito in legge dalla Camera entro il 10 maggio. Il sì è arrivato non senza tensioni in maggioranza: l'emendamento sulla protezione speciale, che la Lega voleva abolire del tutto, era a rischio incostituzionalità e con ogni probabilità il Quirinale non l'avrebbe firmato perché non rispettava più le leggi internazionali sui diritti umani. Alla fine è arrivato un nuovo emendamento, a prima firma di Maurizio Gasparri. Il decreto Cutro, tra le altre cose, introduce un nuovo reato, cosiddetto “anti-scafisti”: pene da 20 a 30 anni a chi causa morte o lesioni organizzando traffico illegale o anche solo il trasporto. Per l'opposizione un provvedimento simile farà solo aumentare i clandestini. Alla Camera via libera al decreto Pnrr, con le misure urgenti per l'attuazione. “Non abbiamo l'ansia da primi della classe”, sostiene la presidente del Consiglio Meloni a chi ritiene l'Italia in forte ritardo.

Nel video le interviste a Maurizio Gasparri, vice presidente Senato (Forza Italia); Massimiliano Romeo, capogruppo senatori Lega; Carlo Calenda, senatore Azione-Italia Viva





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