Il copione sembrerebbe quello già visto altre volte; imbarcazioni di ong, spesso straniere, che puntano sull'Italia, nonostante i moniti del Viminale. La novità, questa volta, è il caos politico a Roma, dopo lo “strappo” di Salvini.
Le ultime news da Lampedusa parlano di quattro persone – delle circa 140 a bordo - fatte sbarcare, la scorsa notte, dalla Open Arms. Lo ha fatto sapere con un tweet la stessa Ong spagnola, che parla di 3 naufraghi, e di un accompagnatore, fatti scendere a terra “per complicazioni mediche”.
Poche ore prima altri 9 migranti erano stati evacuati dalla nave, che è tutt'ora priva del permesso di entrare in porto. L'ingresso in acque territoriali italiane era stato possibile dopo la mancata firma - da parte dei ministri Trenta e Toninelli -, del secondo divieto di ingresso voluto da Matteo Salvini; a seguito della sospensiva decisa dal Tar del Lazio del primo provvedimento di stop.
Tutto ciò a dimostrazione delle tensioni provocate dalla crisi di Governo innescata dal leader leghista, che con le ultime dichiarazioni – tuttavia – sembrerebbe voler “ricucire” con il Movimento 5 Stelle. Martedì è atteso il “redde rationem” in Parlamento, che potrebbe portare alle dimissioni del Presidente del Consiglio.
“La Stampa” - citando fonti del PD – parla tuttavia di uno scenario che garantirebbe la sopravvivenza dell'alleanza “gialloverde”, con un “patto in fieri per un nuovo Governo” con Di Maio premier, Salvini vice, e Giuseppe Conte “designato alla carica di commissario europeo”. Voci, comunque, smentite dai pentastellati.
Da Bruxelles, intanto, si apprende che 6 Paesi UE sarebbero favorevoli ad accogliere parte dei migranti della Open Arms. E non manca, infine, un piccolo giallo sulle condizioni di salute dei 13 fatti sbarcare. “Solo uno – ha dichiarato all'ANSA il responsabile del poliambulatorio di Lampedusa - aveva un'otite; gli altri non avevano alcuna patologia come abbiamo accertato in banchina”.