“È un decreto che ci ha lasciati assolutamente sconcertati; le disdette sono tante, e c'è chi pensa di chiudere". Patrizia Leardini, general manager per la Romagna e la Toscana del gruppo Costa Edutainment che gestisce diversi parchi tematici, non usa mezzi termini per criticare l'introduzione, dal 6 agosto, del Green Pass.
La previsione è di un dimezzamento degli ingressi: "Abbiamo fatto delle proiezioni andando ad incrociare le percentuali dei vaccinati con i nostri target e prevediamo – continua Leardini - un calo delle presenze del 50%". Ad agosto i parchi tematici incassano circa la metà dell'introito annuale ed soprattutto quest'anno, con le famiglie che tendono a rimanere in Italia per le vacanze, sarebbe stato possibile creare un indotto ancora maggiore. I centralini dei marchi gestiti dal gruppo hanno iniziato a ricevere tante telefonate di persone che chiedono se serva la certificazione verde.
Per il gruppo che nella sola Riviera romagnola conta strutture come Aquafan, Oltremare, Italia in Miniatura e l'Acquario di Cattolica, il decreto "impatta in maniera negativa" su un settore già in difficoltà a seguito dei lockdown. "Tra l'altro non se ne capisce il senso, perché siamo all'aperto", prosegue Leardini, che sottolinea: "Le piscine all'aperto non hanno l'obbligo del Green pass, mentre Aquafan sì". E si domanda anche come mai nelle spiagge affollate il lasciapassare non serva e invece nei parchi tematici sì.